"Cuneo Montagna Festival 2016 ha avuto un grandissimo successo di pubblico in tutti i 25 eventi del calendario dal 24 al 30 novembre. Ma soprattutto, è importante evidenziare l'altissima qualità delle iniziative e del racconto degli intervenuti. Una narrazione affascinante ed emozionante tra sport, cultura, cinema, le presentazioni di libri e le iniziative convegnistiche. Cuneo e le sue Valli oggi sono veramente soddisfatte per un legame che cresce. Abbiamo avuto la giusta follia, tema del Festival, che si è tradotta in grande spettacolo e attrazioni di ottimo livello".
Così l'assessore alle Manifestazioni del Comune di Cuneo Paola Olivero, traccia il bilancio del Festival, a poche ore dalla conclusione di ieri sera, con il Cinema Monviso pienissimo per il film "La storia di Cino" di Carlo Alberto Pinelli. L'esploratore e regista ha chiuso una giornata molto intensa di eventi, tra la mattinata dedicata alle lingue madri, il pomeriggio con l'aggiornamento sul Psr alla presenza dell'assessore regionale Valmaggia, la presentazione della grande stagione invernale cuneese e degli atleti agonisti, a cura di Atl, CuneNeve, Fisi.
"Siamo veramente entusiasti di aver potuto anche quest'anno supportare il Comune e la Provincia - afferma Lido Riba, presidente Uncem Piemonte - nell'organizzazione del Festival. La manifestazione continua a crescere e si apre un percorso che può interessare altre città capoluogo del Piemonte". "Cuneo rafforza il legame con le sue Valli che verrà confermato sempre di più dalla programmazione UE in corso, con tanti progetti anche condivisi anche dalle Regioni francesi confinanti", evidenzia il primo cittadino Federico Borgna. Entusiasta per il Festival anche Giandomenico Genta, alla guida della Fondazione CRC, tra i principali finanziatori della rassegna, con Regione Piemonte, Fondazione CRT, Atl, Camera di Commercio, Ubi BreBanca.
Secondo l'assessore Alberto Valmaggia, "la manifestazione ha fatto conoscere le tante sfaccettature e realtà delle quali sono costituiti i territori delle terre alte. Nell'ottica di guardare le zone montane non più come ad aree marginali e di confine, ma come potenziali centri di un nuovo modello di sviluppo. Con l'obiettivo, creando condizioni dignitose di vita, di far rimanere le persone ad abitarci e di richiamarne altre attraverso l'insediamento di nuove attività". "Dobbiamo riportare le persone a vivere nelle aree montane - ha detto il Viceministro Andrea Olivero nel convegno di sabato mattina a Cuneo - E il percorso si realizza solo se dotiamo le stesse di servizi come l'assistenza e i trasporti e creiamo le condizioni per cui chi investe lì possa, poi, vivere in un luogo capace di garantirgli serenità e sicurezza economica. Ponendo al centro del progetto il singolo che fa parte di una comunità. Altrimenti qualsiasi iniziativa di sostegno è destinata a fallire". Anche Nadia Conticelli, Consigliere regionale, è sulla stessa linea: "La Regione alpina è un importante crocevia europeo e la nostra montagna non è zona periferica, ma ha una caratura europea, in termini di sviluppo socioeconomico, produttività e valorizzazione del territorio. Per fare questo è necessario superare la contrapposizione montagna pianura, potenziare i collegamenti di trasporto e intermodali locali, regionali e transfrontalieri, puntare sui servizi diffusi, collettivi, a domanda. Tre direzioni concrete: l'Area Interna di Val Maira e Grana, Eusalp, la filiera del legno".
Al Festival, domenica pomeriggio c'è stata la premiazione di Mac3, Movie Alp Contest, concorso inedito in Italia dove erano invitati a partecipare film-maker professionali o amatoriali con clip non oltre i tre minuti. I premi da mille euro sono andati a "Grazie al cielo" di Remo Schellino (sezione Orizzonti), "Away" di Stefano Scarafia (Panorami) e ancora, a parimerito per la sezione Visioni, "On the Alps" (di Paolo Ansaldi) e "Monviso parete Est" (di Simone Alesso), con una menzione per "Montagna... quale montagna" di Sandro Bozzolo.
Grandissimo successo per Simone Moro in apertura del Festival, per gli altri appuntamenti sportivi coordinati da Roberto Marabotto, per la presentazione del libro sull'Architettura nella storia delle Alpi di Antonio De Rossi, per i prodotti delle Pro Loco esposti domenica, per il Coro Moro che si è esibito martedì, per "Mangiarti" nei ristoranti della città, per il grande cinema con i registi Fredo Valla, Carlo Alberto Pinelli, Daniel Daquino, Silvia Bongiovanni, Paolo Ansaldi.
Molti applausi per il fotografo Luca Gino con la mostra "Luci della Montagna" a Palazzo Samone. Continuerà fino al 4 dicembre 2016 con orario da lunedi a venerdi dalle ore 16,00 alle ore 20,00 e nei week end dalle 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 16,00 alle ore 23,00.